lunedì 16 novembre 2015

Muffin vegani con banana e noci

Solitamente il lunedì, da qualche settimana a questa parte, si apre con una nuova tappa del mio vecchio viaggio negli Stati Uniti (son passati ormai due mesi, è vecchissimo). Questo lunedì sarebbe stata la volta delle luci di Las Vegas, del matrimonio, di Love Me Tender cantata da Elvis, ma non ce l'ho fatta. Questo fine settimana ho provato più volte a cominciare il post, ma non mi venivano le parole. Ecco sì, ho passato tre giorni senza parole. Non mi veniva niente da scrivere su Facebook, nessuna foto da mettere su Instagram, nessuna parola per cominciare un post. Nulla, il vuoto più totale

Come sapete, a Parigi sono stata a gennaio. A Le Petit Cambodge, uno dei luoghi dell'attacco terroristico, ho passato una delle più belle serate di quella vacanza. Un posto sempre pieno di gente, di sorrisi, di cibo buonissimo, di vita. C'era un'atmosfera fantastica, in quel posto. E adesso quell'atmosfera sa di morte. Quel ricordo è stato sporcato e ora ho in bocca un gusto amaro che non è ancora andato via. 

Lo so, è solo un ricordo, non è nulla se paragonato alla disperazione di chi ha perso una persona cara, di chi ha visto la propria vita cambiare per sempre. Ma quel ricordo scintillante trasformatosi in un buco nero è un po' quello che si vuole fare con le nostre vite, farle diventare buie e senza speranza. E allora bisogna lottare, vivere ancora di più, togliere quel velo nero e metterci ancora più colore, in questa vita che ci è stata data in dono. Quindi ricomincio a chiacchierare e, nel farlo, ricomincio dalla cucina, che spesso è il mio luogo di conforto. 

Ormai ve l'ho detto già alla nausea, da tempo sto facendo esperimenti con i dolci vegani. Da qualche mese a questa parte, abbiamo cambiato le nostre abitudini alimentari, riducendo drasticamente il consumo di carne e di derivati animali, cosa che peraltro che poi non è stata così difficile perché eravamo già praticamente vegetariani. ll cambiamento significativo è stato non acquistare più formaggio, latte, yogurt e uova. Questo non vuol dire che abbiamo smesso di mangiarli, semplicemente non ne consumiamo più a casa. 

Trattandosi di una scelta di salute e non di principio, cerchiamo di adottare questa pratica nella nostra quotidianità, senza porci problemi in caso di pranzi o cene fuori. Vorrei tantissimo diventare vegetariana e rinunciare per sempre ad alimenti di origine animale, ma non riesco a trovare quel rigore dentro di me. Non riesco a dirmi "non mangerò mai più carne", mi spaventa quell'assolutezza. Per quanto poi, di carne non ne mangi praticamente mai. Vivo di contraddizioni, ormai lo sapete

Detto questo, comunque, volevo condividere con voi una ricetta di muffin che è ottima anche se di veganesimo non volete sentirne parlare neanche lontanamente. Perché spesso si commette l'errore di pensare che i dolci senza burro e senza uova non sappiano di niente (io stessa lo pensavo fino a pochi anni fa), sbagliando clamorosamente. Questi muffin, così come la torta di cui vi avevo scritto tempo fa, ne sono la testimonianza lampante. Provateli, poi mi direte. 


Muffin vegani alla banana e noci 

Ingredienti per 12 muffin

250 gr. di farina 0
2 banane medio-grandi abbastanza mature
100 gr. di zucchero di canna
1 bustina di lievito per dolci
150 gr. di latte di soia (o altro latte vegetale)
50 gr. di olio di semi
un pizzico di sale
noci q.b

Schiacciare le banane con una forchetta per ottenere una crema morbida. Aggiungere il latte, l'olio e un pizzico di sale, continuando sempre a mescolare. A parte, setacciare la farina e lievito, aggiungere lo zucchero, mescolare velocemente e unire al composto di banana. Mescolare brevemente il tutto, per ottenere un composto omogeneo. Quindi aggiungere le noci spezzettate. Disporre il composto in 12 pirottini da muffin e cuocere in forno a 180° per circa 20/25 minuti. 

(La ricetta originale è questa qui, io ho fatto qualche modifica a mio gusto). 

4 commenti:

  1. Anche io nel fine settimana mi sono rifugiata a casa a fare cose rassicuranti come preparare la torta di mele.
    Così, col profumo e il tepore del forno, il camino acceso e la famiglia intorno, ho cercato un po' di pace, perché nella testa di pace ce n'è poca.
    Un abbraccio
    la effe

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    Risposte
    1. Un abbraccio grande anche a te. E pace, tanta pace.
      Cinzia

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